IL “VITIGNO CILIEGIOLO”

Secondo una leggenda il Ciliegiolo (che deve questo nome al sapore caratteristico che ricorda la ciliegia) venne introdotto in Italia, e più precisamente in Toscana, nel 1870 da un gruppo di pellegrini di ritorno da un viaggio a Santiago di Compostella in Spagna: ciò spiegava anche perché questo vitigno era conosciuto con il sinonimo di Ciliegiolo di Spagna. Questa affascinate storia è stata però superata da una serie di studi scientifici (2002) che hanno concluso che questa uva ha un rapporto di parentela diretta con il Sangiovese, senza però dimostrare chi sia il vitigno “padre” e chi il “figlio”. In Toscana è presente in quasi tutte le zone vinicole ed utilizzato come uva complementare di molte DOC e DOCG ed particolare si hanno le maggiori estensioni vitate in Maremma.

IL “VINO CILIEGIOLO”

Il Ciliegiolo da origine ad un vino dal colore rubino intenso, corposo, alcolico e morbido, con profumi dominati dal frutto e sentori speziati. Spesso utilizzato in taglio con altre uve, se vinificato in purezza, è vino da consumo immediato e giovane. In Maremma vengono prodotte le sue versioni di più notevole spessore qualitativo.