IL ”VITIGNO PRIMITIVO DI MANDURIA”

Il nome di questa pianta è dovuto alla precocità di maturazione dell’uva che produce. Come per molti altri vitigni, le origini del nome sono incerte con supposizioni che variano dall’arrivo sulle terre pugliesi a seguito dei Fenici, degli Illiri o dai Frati Benedettini che nel XVII secolo giunsero dalla Borgogna. La Sua zona di prima coltivazione, e quindi di “elezione”, è il Salento da dove si diffuse nella provincia di Taranto dove oggi è uno dei vitigni più coltivati. Ma il Suo successo è legato alla zona di Manduria dove nel disciplinare della DOC è presente al 100%. Il vero “giallo” legato a questo vitigno è però una storia che esce dai confini nazionali dovuto alla somiglianza di questa pianta e della Sua uva con altre varietà coltivate nel mondo: nel 1968 un Professore Americano dell’Università della California, riconobbe una grande somiglianza tra le piante di vite del Primitivo e quelle del vitigno californiano più diffuso, lo Zinfandel coltivato in America fin dal XIX secolo. Questo episodio dette l’avvio ad una serie di studi da parte di scienziati Italiani, Americani e Jugoslavi che scoprirono gradi di “parentela” genetica fra vitigni di queste e altre aree geografiche che ad oggi però non hanno ancora dato certezze su dove sia nato il ceppo originario ne su come sia migrato fino ad arrivare addirittura oltre oceano.

Vino Primitivo di Manduria

IL “VINO PRIMITIVO DI MANDURIA”

Uva impiegata esclusivamente per la vinificazione, preferibilmente in purezza, produce un vino di intenso colore rubino violaceo dai profumi di frutti rossi maturi come ribes e ciliegie, confetture di frutti di bosco e prugne, il sapore è elegante e speziato con dolci aromi di tabacco. Il vino migliora di molto se sottoposto ad invecchiamento. Si producono anche le tipologie Dolce Naturale, Liquoroso Dolce e Liquoroso Secco dove le gradazioni possono raggiungere i 17/18 gradi alcolici.

Di seguito i “BAG IN BOX” vitigno PRIMITIVO DI MANDURIA attualmente presenti sul nostro sito.